Gente dell'est. CAPITOLO III: La salvezza non ci basta più
Il mercato in serie B ucraina, per un club senza un euro da spendere, è praticamente fermo. Anche perché non è che gli altri nuotino nell’oro. Sto cercando di vendere alcuni giocatori scandalosi, ma nessuno li vuole. A parte due o tre club che hanno soldi in cassa, gli altri si muovono esattamente noi: svincolati e prestiti. Con un solo osservatore (che ha valori scandalosamente bassi, ma già con abilità superiori a 7 vogliono tutti troppi soldi) la strada più diretta per trovare qualche talento è: provini di massa. Scandagliamo il mercato degli svincolati, ascoltiamo ogni ragazzino imberbe, ogni ultratrentenne alla ricerca di un ultimo contratto e diamo a tutti 7-14 giorni di tempo per farci vedere quanto valgono.
Nel frattempo sto continuando a tampinare il presidente perché apra il portafogli e mi conceda più soldi per gli stipendi, anche 20mila euro in più all’anno aiuterebbero. Ma la risposta è sempre no. Qualche giorno più tardi, però, lo stesso presidente mi informa che sta iniziando a cercare un’area dove costruire il nuovo stadio. La notizia mi rallegra perché significa che la società ha ambizioni di crescita. Ma continuo a non capire perché non si possa allentare almeno un po’ questa ferrea austerità.
La metà del campionato scorso mi ha aiutato a capire i punti deboli della rosa, e sono tanti. Sarà impossibile intervenire ovunque ce ne sia bisogno ma in alcuni ruoli abbiamo un solo giocatore e devono assolutamente essere coperti, soprattutto lungo le linee. Oltre al 4-2-4 già sperimentato con successo voglio infatti lavorare su un modulo più difensivo, da sfoderare in trasferta contro avversari ostici: un 4-4-2 con pressing perenne e ali incarognite.
Ci serve:
Un esterno sinistro
Un’ala sinistra
Un’ala destra
In uscita… il nulla. Nessuno vuole i nostri scarti, che d’altra parte non accettano la rescissione. Bisognerà tenerli per forza. La stagione inizia male dal punto di vista dei risultati: 1 punto su 9. Ma non mi lascio intimorire perché la squadra gioca un bel calcio, coraggioso e spavaldo. Ne meritavamo almeno 4. In due partite prendiamo il gol dopo il 90’. C’è rabbia ma grande fiducia. E infatti i ragazzi sbocciano! Inanelliamo sei vittorie consecutive, di cui una meravigliosa a Lviv (Leopoli) contro i capolista che finora avevano sempre e solo vinto. Li distruggiamo per 4-2 e la classifica ci fa sperare in una promozione insperata! La verità? Mi sembra troppo bello per essere vero: conosco i limiti di questa rosa, mi godo il momento ma non mi faccio alcun film in testa.
Intanto il campionato va avanti e noi non molliamo: altre 3 vittorie su 4 e il passaggio del turno in coppa di Ucraina. Le cose iniziano a peggiorare con il calo della temperatura: da fine settembre fino alla pausa vinciamo 3 gare su 9. Usciamo anche dalla coppa di Ucraina, dopo aver passato in modo agevole il turno preliminare, ma usciamo con onore: 1-2 contro il Rukh Lviv, formazione di media classifica di Premier League ucraina, alla quale concediamo due gol in pochi minuti, per poi prendere in mano il gioco e metterli sotto con un pressing che forse non si aspettavano. Segniamo un gol e proviamo fino all’ultimo a strappare il pari che ci porterebbe ai supplementari, ma purtroppo dobbiamo issare bandiera bianca. A questo punto della stagione è il caso di dedicare un focus ai due giocatori che stanno facendo la differenza. Uno è, come previsto, Klimov. Al diavolo i 34 anni, questo signore ancora semina il panico tra i terzini destri avversari: cambi di passo, controlli in corsa, dribbling e punizioni alla Maradona deliziano il pubblico del Tropanets e anche me… finalmente vediamo un giocatore di livello superiore con la maglia bianco-blu e ce lo godiamo! L’altro è Bolokan. Il 22enne che già sul finire della scorsa stagione si era messo in luce, ma quest’anno è definitivamente sbocciato, diventando un bomber vero. In particolare Bolokan è un cecchino di testa ed è impressionante come riesca a piazzarla con un uomo addosso, e quanta potenza riesca a imprimere sul pallone. Alla fine si laureerà capocannoniere del campionato con 19 gol… e non è neanche il rigorista (che è Klimov). Confesso di averlo sottovalutato: dalle skill sembra un buon giocatore ma nulla di più. Infatti a fine agosto avevo preso in prestito un centravanti (Studenko) che sarebbe dovuto essere il titolare… ma è finito per fare la riserva di Bolokan!
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